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“Nutrire la vita”, un convegno sul tema dell’invecchiamento

 

Settembre è il mese mondiale dell’Alzheimer e per l’occasione il Comune di Latina – insieme a Rete Città Sane, Sipnei, Casa Aima Onlus, Asl e Ordine dei Medici di Latina – ha organizzato un convegno sul tema dell’invecchiamento e sulle strategie per prevenire la demenza e il rischio di decadimento cognitivo.

L’appuntamento è per lunedì 23 settembre a partire dalle ore 16.00 nell’aula “Enzo De Pasquale”.

La città di Latina dal 2017 fa parte della Rete Città Sane, la rete dei Comuni italiani che promuovono salute, riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Le città aderenti si impegnano a svolgere un ruolo sempre più incisivo nella promozione della salute dei propri cittadini a livello locale e per fare questo bisogna costruire dei percorsi condivisi di analisi e diffusione di buone pratiche. La salute viene intesa non solo come assenza di malattia, ma come benessere in senso psicologico, ambientale, climatico, abitativo, lavorativo, economico, sociale e culturale. Per raggiungere questo obiettivo è auspicabile che cittadini, amministratori, operatori sanitari, ricercatori, educatori e associazioni facciano squadra per avviare un processo che si traduca in azioni concrete.

L’evento del 23 settembre dal titolo “Nutrire la vita – Strategie per un’età matura e anziana in salute e in autonomia” è parte di questo processo. Sarà affrontato il tema dell’invecchiamento, delle strategie per prevenire la demenza e il rischio di decadimento cognitivo. Sappiamo che il rischio di ammalarsi di demenza aumenta con il consumo di alcol, se si fuma, se l’alimentazione è squilibrata, quindi è correlato a diabete, ipertensione e obesità. Il rischio aumenta se si vive in una città inquinata e se si vive da soli. Cinquanta milioni di persone al mondo soffrono di demenza, questa cifra è destinata a triplicarsi nei prossimi 30 anni, in Italia si stima che sono circa 1,2 milioni di persone di cui la metà affetti da Alzheimer.

La promozione di stili di vita salutari e un maggior controllo delle patologie croniche, che possono produrre un danno al sistema nervoso centrale, sono lo strumento per avere un reale effetto di prevenzione delle demenze e del decadimento cognitivo. Avremo anche la testimonianza di persone che vivono questa problematica, dei loro familiari e dei caregiver.

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