Descrizione estesa
Approvate in Consiglio comunale, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Annalisa Muzio, quattro delibere sul recepimento della legge regionale 12/2025 sulla rigenerazione urbana.
“Con le quattro delibere approvate - afferma il sindaco Matilde Celentano - l’amministrazione comunale, e in particolare l’assessorato all’Urbanistica, si “autodetermina” in merito alle nuove opportunità fornite dalla legge regionale numero 12 del 30 luglio 2025 che di fatto ha modificato la legge sulla rigenerazione urbana numero 7 del 2017. Lo scopo di queste deliberazioni è quello di evitare sovrapposizioni con i diversi strumenti urbanistici già avviati. Abbiamo il masterplan per il centro storico, così come il piano di recupero in corso per la Marina e numerosi edifici di Fondazione, sottoposti ai vincoli della Sovrintendenza ed è per questa ragione che andiamo ad escludere queste aree e questi immobili dall’applicazione della nuova legge sulla rigenerazione urbana. Al pari andiamo a rafforzare la nostra delega all’urbanistica per gli interventi diretti, demolizioni e ricostruzioni con possibilità di ampliamento fino al 40%. Il mio ringraziamento va all’assessore all’Urbanistica Annalisa Muzio per la tenacia che la rende sempre operativa rispetto alle opportunità per il territorio e capace di trovare la giusta interlocuzione con la Regione Lazio, nonché al dirigente Paolo Cestra, al presidente della commissione Urbanistica Roberto Belvisi e a tutti i consiglieri comunali. Sono quattro i lotti del progetto attraverso i quali andremo a riqualificare, riorganizzare e aumentare l’offerta di housing sociale; rigenerare aree, spazi pubblici e privati; migliorare l’accessibilità e la sicurezza delle aree urbane e mettere a disposizione servizi; sviluppare modelli di gestione partecipativi e innovativi a sostegno del benessere sociale e urbano. E’ questa la rigenerazione che ci piace e che ci dà l’opportunità di ridare funzioni a intere aree”.
“Il Consiglio comunale – ha commentato Annalisa Muzio, assessore all’Urbanistica - è stato chiamato ad assumersi una responsabilità chiara: governare l’impatto di una legge regionale, non subirla. E lo ha fatto attraverso atti distinti, deliberati consapevolmente, che tengono insieme tutela, sviluppo e interesse pubblico. La legge regionale non impone automatismi. Al contrario, attribuisce ai Comuni un ruolo centrale di indirizzo. Ed è esattamente ciò che abbiamo fatto: individuando ambiti di esclusione, salvaguardando il centro storico, la Marina, gli edifici di fondazione e i contesti più delicati; riaffermando il ruolo del Consiglio comunale nei passaggi decisivi; mantenendo un presidio politico su trasformazioni che incidono sul futuro della città. Le delibere approvate, infatti, vengono da un percorso di partecipazione pubblica in quanto le hanno precedute quattro incontri sulla rigenerazione urbana legati alla marina di Latina, più commissioni aperte al pubblico, nonché l’istruttoria pubblica che si è conclusa poche settimane fa. La rigenerazione urbana, infatti, non coincide con l’aumento delle cubature. È rigenerazione quando si recupera l’esistente, quando si migliora la qualità urbana, quando si interviene su sicurezza, efficienza energetica, servizi, spazi pubblici. È rigenerazione quando si mette ordine, dopo anni di immobilismo e stratificazioni incoerenti. A Latina questo percorso è parte di una visione che abbiamo portato avanti con atti concreti, confronto istituzionale e apertura al dibattito nazionale, come dimostra l’aver ospitato in città grandi eventi come il Festival della rigenerazione urbana, per il quale ringrazio ancora Pierantonio Palluzzi presidente Ance Latina e Ledo Prato presidente della Rete delle Culture e segretario generale dell'Associazione Mecenate 90, e momenti di riflessione dedicati al futuro delle città. Non operazioni di facciata, ma occasioni di lavoro e approfondimento. Rivendico una scelta politica chiara: non lasciare la città ferma per paura di decidere, ma governare i processi, orientandoli all’interesse collettivo. Chi parla di ‘mercato lasciato libero’ dimentica che l’alternativa non è l’ideologia, ma il vuoto decisionale. Ed è proprio nel vuoto che, storicamente, si sono prodotte le peggiori distorsioni urbanistiche. La rigenerazione urbana è uno strumento e, come tutti gli strumenti, dipende da come lo si usa e questa Amministrazione ha scelto di usarlo con responsabilità, trasparenza e controllo pubblico. Le scorciatoie non ci appartengono. Le decisioni sì”.
Infine, l’assessore Muzio spiega i nuovi passi che l’amministrazione intende compiere. “Costituiremo un tavolo tecnico di lavoro – ha concluso – al quale potranno partecipare Ance, consulta degli ordini professionisti, nonché la Fondazione Centenario e le altre associazioni accreditate”.