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Giorno del Ricordo: Sindaco, consiglieri e studenti a Basovizza

Grande commozione e partecipazione questa mattina alle cerimonie che si sono svolte a Basovizza per la giornata del ricordo a cui ha preso parte la delegazione di Latina guidata dal sindaco Giovanni Di Giorgi, Marilena Sovrani, Cesare Bruni, Fausto Furlanetto e Luca Bracchi insieme a 70 studenti della città con i loro insegnanti.

Il sindaco ha deposto una corona della città di Latina al monumento alle Foibe di Basovizza.

Presente anche il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, e il presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani.

Il primo cittadino di Latina dopo aver reso omaggio al monumento alle foibe ed ha poi avuto un incontro molto amichevole con il sindaco di Trieste a cui ha consegnato dei doni simbolici, rafforzando i legami tra le due città.

 

Il sindaco Di Giorgi ha dichiarato: “Essere presenti qui a Basovizza è motivo di orgoglio soprattutto per essere qui insieme agli studenti di Latina per riannodare i fili di una memoria a lungo dimenticata nella nostra coscienza nazionale.

Queste terre hanno un forte legame con la nostra città un legame storico e di identità, Latina è nata e cresciuta grazie anche all’apporto di tante diverse etnie ed ha avuto la responsabilità e l’orgoglio di accogliere gli esuli giuliano-dalmati, contribuendo a non far dimenticare questa pagina tragica e triste della storia italiana.

E’ importante che le nuove generazioni abbiano conoscenza diretta di quanto accaduto in questi luoghi.

Troppo a lungo la coscienza nazionale è stata privata di un pezzo importante della nostra storia e della nostra memoria collettiva.
Da quando nel 2004 è stata istituita la giornata del ricordo è stato compiuto un passo importante per colmare quel debito di onore che tutti noi abbiamo verso una parte di italiani costretta a subire l’umiliazione della segregazione dell’oblio.”

 

La delegazione degli studenti di Latina è stata accolta con particolare commozione dalle autorità ma soprattutto dalle famiglie degli esuli.
Particolarmente significativa la visita che gli studenti hanno compiuto al sacrario di Redipuglia e al Monte San Michele, da cui prende il nome uno dei borghi della nostra città, nel centenario dell’ingresso italiano nella prima guerra mondiale.


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