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Dormitorio, le dichiarazioni dell’Assessora Patrizia Ciccarelli

Preferirei affidare soltanto ai fatti la replica alle sterili e strumentali polemiche dei giorni scorsi sui senza dimora e sulle attività dei Servizi Sociali di questa Amministrazione. Ma se parliamo di numeri non posso rimanere in silenzio rischiando che venga fatta disinformazione sulla pelle di chi è più sfortunato.

Il Comune di Latina ha attualmente due dormitori, uno aperto tutto l’anno in via Aspromonte, l’altro dedicato al periodo invernale in viale XXIV Maggio. Nel 2017 nel solo dormitorio di via Aspromonte sono state ospitate complessivamente 133 persone, di cui 29 donne. E sottolineo che 133 è il numero di persone che nell’arco di tutto l’anno hanno fatto ricorso al CAN. È ovvio che molte di loro hanno soggiornato per più notti.

Per quanto riguarda il dormitorio invernale, invece, dati alla mano, da metà dicembre 2017 a metà aprile 2018 sono state accolte complessivamente 192 persone, di cui 12 donne. Anche in questo caso il dato è totale e si riferisce all’intero periodo. Circa 25 persone hanno pernottato dal primo all’ultimo giorno di apertura, gli altri si sono intervallati in periodi di massimo 7 giorni. A fronte dei 50 posti letto previsti, sono state registrate punte massime di presenze tra le 60 e le 70 unità.

È del tutto privo di fondamento dunque il dato sulle 130 persone “stipate” nel “dormitorio dell’emergenza freddo”. Qualcuno vuole far credere che negli anni passati il dormitorio invernale abbia ospitato 130 persone a notte. In realtà, sta soltanto sparando numeri a casaccio, facendo oltretutto confusione tra una struttura che è aperta tutto l’anno e un’altra legata al periodo invernale.

Veniamo ad oggi. Nel primo mese di attività della nuova struttura invernale “Santa Maria De Mattias” in Viale XXIV Maggio sono già state ospitate complessivamente circa 130 persone (quando in tutto il periodo di apertura del precedente periodo invernale erano state 192) a fronte di 60 posti letto previsti. La notte scorsa, ad esempio, è stato necessario aggiungere un ulteriore letto. Non solo. Il servizio invernale infatti è stato stabilizzato all’interno di una struttura che offre la possibilità di un ampliamento, se necessario. Infine, per far fronte all’ondata di gelo dell’ultimo periodo è stata prevista l’estensione dell’orario di apertura di entrambi i dormitori comunali:
• al mattino l’orario di chiusura è stato spostato dalle 8,00 alle 10,00;
• il pomeriggio è stata prevista un’apertura dalle 15,00 alle 17,00;
• resta fermo l’ingresso alle 19,00.

Come assessora al welfare e ai servizi sociali, mi chiedo ogni giorno: possiamo fare di più? Certo che possiamo, visto che i numeri dimostrano che l’utenza che ricorre ai servizi CAN è aumentata. Quando affronti emergenze sociali c’è sempre qualcosa di migliorabile, ma sparare numeri a caso non aiuta di certo chi è in difficoltà. Anzi, è soltanto una vergognosa strumentalizzazione.

Patrizia Ciccarelli
Assessora alle Politiche di welfare e Pari opportunità