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Centri estivi per minori, pubblicato l’Avviso

 

È stato pubblicato oggi l’Avviso del Comune di Latina ai fini dell’autorizzazione di servizi per minori nei centri estivi. L’obiettivo è favorire iniziative sicure di educazione e socializzazione dei minori, provati da questo nuovo assetto sociale causato dall’emergenza epidemiologica che sta generando divari e disuguaglianze educative, nonché disagio psicologico.

I servizi educativi e ricreativi sono destinati ai minori dai 3 ai 17 anni da svolgersi a partire dal 15 giugno 2020 in conformità all’Ordinanza del Presidente della Regione Lazio del 27 maggio 2020 (n. Z00043) e nel rispetto delle disposizioni nazionali in tema di sicurezza per emergenza Covid-19.

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«Dobbiamo ripartire dalla scuola – commenta l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Gianmarco Proietti – e quando pensiamo alla scuola, pensiamo alle tante e diversificate attività educative e didattiche per i bambini e i ragazzi, perché possano ritrovarsi. Perché la scuola è prima di tutto relazione, e relazione tra pari. Dobbiamo ripartire dai bambini e dai ragazzi, perché sono tra i cittadini più colpiti da questa pandemia. Non penso alla crisi economica, ma a quella educativa e relazionale, che può essere molto più profonda e duratura. I centri estivi oggi possono organizzarsi al fine di prestare un servizio efficiente e in sicurezza, perché è evidente che il rischio della pandemia non è ancora del tutto azzerato. Abbiamo cercato di agevolare la procedura di autorizzazione nonostante i tempi strettissimi, creando una sinergia con la Asl e diventando, come Comune, sportello unico. I responsabili manderanno solo al Comune il progetto da presentare, sarà il Comune ad interfacciarsi con la Asl. Mettiamo a disposizione di tutti il servizio mensa e quello, fondamentale, della assistenza specialistica, perché nessun bambino o ragazzo possa rimanere escluso. Ripartiamo, ripartiamo dai bambini».

«Oggi possiamo e dobbiamo occuparci del benessere della nostra comunità – osserva Cristina Leggio, Assessora alle Politiche Giovanili – che è qualcosa di più complesso della sola tutela della salute. Siamo esseri relazionali, ci nutriamo di esperienze e di confronto. I bambini e le bambine, così come i ragazzi e le ragazze, hanno il diritto di tornare a incontrarsi negli spazi della città e noi siamo responsabili della costruzione di contesti aperti e allo stesso tempo sicuri dove possano riprendere a esercitare la loro autonomia e costruire relazione».

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29 maggio 2020