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28/01/2017 – Scuola di Borgo Carso, il Sindaco Coletta: «Stiamo offrendo una soluzione alternativa a salvaguardia del diritto all’istruzione»

comune«In merito alla vicenda della scuola di Borgo Carso è opportuno fare alcuni chiarimenti. La comunicazione della rinuncia da parte della Congregazione di Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore a gestire la scuola dell’infanzia di Borgo Carso a partire dalla prossima stagione scolastica è avvenuta solo di recente, per l’esattezza in data 28 dicembre 2016. Da quel momento gli uffici dell’Amministrazione Comunale hanno immediatamente attivato le procedure per la statalizzazione della scuola stessa, in considerazione dell’imminente scadenza del 6 febbraio che è il termine ultimo per effettuare le iscrizioni per l’anno scolastico 2017-2018. Questa tempistica così stringente ci ha posto di fronte al rischio di non poter garantire il proseguimento dell’attività scolastica per la comunità di Borgo Carso». Il Sindaco Damiano Coletta torna sul caso della scuola dell’infanzia Sant’Innocenti per chiarirne alcuni aspetti a fronte della protesta dei genitori dei bambini iscritti alla materna, sfociata in Consiglio Comunale e nella Commissione Cultura e Scuola tenuta ieri mattina.

«Ho parlato con il Vescovo Mons. Mariano Crociata – continua il Primo cittadino ripercorrendo gli ultimi passaggi della vicenda – il quale mi ha comunicato che il ricorso ad una eventuale nuova Congregazione non è materialmente praticabile entro il 6 febbraio, il che rende ancora più concreto il rischio che il Borgo resti scoperto dell’ordine della scuola dell’infanzia. Un rischio che può essere scongiurato con l’avvio del percorso di statalizzazione e l’acquisizione della scuola da parte dell’Istituto comprensivo Prampolini, già presente nel Borgo con l’ordine di scuola primaria. Lunedì incontrerò alcuni rappresentanti della comunità di Borgo Carso e ascolterò le loro istanze, come peraltro è già stato fatto dall’Assessore Di Muro».

Va sottolineato inoltre il fatto istituzionale e amministrativo dell’attivazione degli enti preposti (Miur) affinché si possa garantire il regolare svolgimento delle attività scolastiche che prevedono il reclutamento del personale insegnante e Ata.

«Va precisato che in questo momento – conclude Coletta – si sta offrendo l’alternativa di una scuola statale con insegnanti qualificati e titolati, a garanzia e a salvaguardia della comunità».