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Le visite illustri

Le visite illustri
Dopo
la fondazione di Littoria, nell’Agro Bonificato arrivarono molti
esponenti della politica dell’epoca. L’obiettivo era quello di rendere
omaggio alla Città Nuova e allo stesso tempo carpire i segreti del
nuovo miracolo economico.

 

A pochi mesi dall’inaugurazione di Littoria, la zona pontina diviene la
meta di un vero e proprio “pellegrinaggio” di politici e tecnici
interessati e pronti ad esaminare la nuova situazione creata dal
Fascismo. Dopo la Grande Bonifica, infatti, i posti di lavoro erano
aumentati e la situazione economica era effettivamente florida e
orientata verso un aumento del benessere di chi ci viveva.

 

Per questo motivo vennero a “toccare con mano” la realtà di Littoria:
il re Vittorio Emanuele III, Umberto di Savoia, nel 1933 giunse nella
Città Nuova la delegazione argentina e il cancelliere federale
austriaco von Papen. Maksim Litvinov, esperto diplomatico sovietico,
membro del comitato centrale del partito comunista e commissario del
popolo per gli affari esteri dell’Urss. Nello stesso anno a Littoria
arrivò Joseph Goebbels Ministro della Propaganda del Reich, uomo di
fiducia di Hitler. Nel 1936 a Littoria arriva il primo ministro
ungherese Goemboes e l’anno seguente arrivò Thaon De Revel e la
famiglia reale del Siam affiancata da una commissione scientifica.

 

E’ senza dubbio interessante analizzare il grande risalto che la
fondazione di Littoria ebbe a quel tempo negli ambienti internazionali.
L’opinione pubblica estera venne positivamente impressionata e
s’interessò all’evento: si trattava da una parte di ammirazione di tipo
letterario, dovuta dal fatto che l’area pontina fu il teatro di quella
cultura classica e di quelle generazioni che avevano incontrato
l’ambiente delle paludi nelle metafore di molti artisti, in particolare
quelli stranieri, d’altra parte l’immane opera di bonifica si
concludeva in un momento di grande disagio delle società occidentali,
reduci da momenti di pesante crisi economica e politica.