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19/12/2017 – Contrasto all’emarginazione adulta, professionisti e prassi operative a confronto

La povertà estrema, secondo la definizione della Commissione delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, è un intreccio di povertà sia assolute che relative di beni materiali, di competenze, di possibilità e capacità che si combinano in situazioni di fragilità personali multidimensionali e stadi di bisogno estremi.
Secondo l’ultima rilevazione ISTAT-FioPSD coinvolge nel 2014 in Italia oltre 50mila persone la cui condizione ha comportato la perdita di diritti (sociali, civili, umani, politici) privandole di una identità riconosciuta formalmente e rendendole invisibili.

Convegno Pis1Di questo si è parlato oggi nella sala Enzo De Pasquale del Comune di Latina, al convegno nazionale “Progettare interventi innovativi per il contrasto alla grave emarginazione adulta. Dialogo fra deontologia professionale e prassi operative”. Organizzato dal servizio di Pronto Intervento Sociale del Distretto Latina 2 – che comprende, oltre al Comune Capofila Latina, i Comuni di Norma, Sermoneta, Sabaudia e Pontinia – il convegno è stato un utile spazio per riflettere, assieme alle istituzioni, ai professionisti che lavorano nel sociale e a quanti interessati al tema, sull’emarginazione adulta che rappresenta una fra le varie povertà sociali.

Si tratta di un fenomeno in costante evoluzione che si sta sviluppando in maniera capillare su tutto il territorio nazionale: aumenta la popolazione homelessness presente in Italia, anche se va evidenziato che oltre il 56% dei circa 50.724 homeless censiti vive nel nord Italia, area del paese dove è anche maggiore l’offerta di servizi, il 25% vive al centro e solo il 20% nel Mezzogiorno. Il fenomeno assume caratteristiche diverse e va coinvolgendo, nel tempo, tipologie di persone di diversa estrazione sociale.

Il convegno è stato aperto dal dott. Pio Federici, Presidente della cooperativa Astrolabio, aderente al Consorzio Parsifal (affidatario dei servizi distretturali di Pronto Intervento Sociale e del Centro di Accoglienza Notturno) e dai saluti dell’Assessora al Welfare del Comune di Latina Patrizia Ciccarelli. Presente anche l’Assessora al Welfare del Comune di Pontinia, Beatrice Milani. Molti i relatori intervenuti: la dott.ssa Eleonora Mazzucco, coordinatrice del servizio, la dott.ssa Aurelia Centra, responsabile del Pis per il Comune di Latina, la dott.ssa Caterina Cortese e il dott. Alberto Farneti, entrambi della Federazione Italiana Organismo per le Persone Senza Dimora – Fio.PSD -, la dott.ssa Diletta Tenti e la dott.ssa Francesca Pirilli, ambedue dell’Associazione Italiana Assistenti Sociali Formatori.

Partendo dalla fenomenologia dell’emarginazione adulta si è riflettuto su “come” e “dove” progettare interventi innovativi mettendo “al centro” la persona per evitare risposte meramente assistenziali.

Il convegno è stato infatti pensato come un tavolo di confronto su cui individuare quelle strategie d’intervento innovative finalizzate al rispetto della persona e della sua autodeterminazione, secondo quanto contemplato all’interno del codice deontologico. E’ stato inoltre volto al confronto sui dilemmi etici che investono il professionista nello svolgimento del suo lavoro e all’individuazione di buone prassi in un’ottica sistemico-relazionale.