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8 Marzo, rinnovata la convenzione tra il Comune e il Centro Donna Lilith a supporto delle vittime di violenza

Firma convenzione tra Comune e Centro donna Lilith

Rinnovata oggi la convenzione tra il Comune di Latina e il Centro Donna Lilith per le misure di contrasto alla violenza, agli abusi e al maltrattamento delle donne e dei minori.

Data di Pubblicazione

08 marzo 2024

Tipologia

Comunicato stampa

Descrizione estesa

Rinnovata oggi la convenzione tra il Comune di Latina e il Centro Donna Lilith per le misure di contrasto alla violenza, agli abusi e al maltrattamento delle donne e dei minori.

A sottoscrivere l’accordo sono state la prima cittadina Matilde Celentano e la presidente del centro antiviolenza Francesca Innocenti, sottolineando da parte di entrambe la scelta non casuale della data della firma coincidente con la Giornata internazionale della donna. “Abbiamo scelto l’8 marzo quale giorno simbolico per confermare l’impegno delle operatrici e dell’amministrazione nei progetti a tutela delle vittime di violenza”, ha sottolineato il sindaco Celentano.

La firma della convenzione ha avuto luogo nella sala Giunta del Comune di Latina, alla presenza dell’assessore Michele Nasso con delega al Welfare, della dirigente dei Servizi sociali Emanuela Pacifico, delle assistenti sociali del Comune, Isabella Barbon ed Elisabetta Maiorana, e di Valeria La Valle, responsabile della casa rifugio Emily, una delle strutture gestite dal Centro Donna Lilith.

La finalità della convenzione è quella di formalizzare e definire la rete di collaborazione tra il Sistema di servizi e interventi sociali del distretto socio-sanitario Lt2 e il Centro Donna Lilith.

L’associazione Centro Donna Lilith gestisce il centro antiviolenza di Latina, lo sportello antiviolenza di Sermoneta, due strutture a Latina Scalo per la semi-autonomia, di proprietà dell’Ater e concesse in locazione dal Comune di Latina, nonché la casa rifugio Emily, l'unica nella nostra provincia, con sette posti letto. Il Centro Donna Lilith è soggetto accreditato presso la Regione Lazio;  è gestito da operatrici preparate all’accoglienza e all’ascolto di tutte le situazioni di violenza da quella psicologica, a quella economica e fisica, e hanno come destinatari degli interventi tutto il territorio distrettuale ma attraverso il numero verde 15 22 del Ministero delle Pari Opportunità, rientra anche nella mappatura regionale e nazionale.

Nel 2018 la prima convenzione è stata sottoscritta con il Sovrambito territoriale che coinvolgeva anche i Distretti Latina 1 e Latina 3.

Il Comitato dei Sindaci del distretto Lt2, che comprende le amministrazioni di Sabaudia, Pontinia, Norma e Sermoneta e di cui il Comune di Latina è capofila, ha deliberato il rinnovo della convenzione, sottoscritta oggi, per ulteriori 5 anni e potrà essere successivamente rinnovata su richiesta della parti.

“Già nel mese di dicembre scorso – ha precisato l’assessore Nasso - sono state elaborate e condivise le procedure operative che coinvolgono il Servizio sociale professionale, il Servizio minori, il Centro di mediazione familiare e i servizi per le Emergenze sociali del distretto, con il centro antiviolenza e la casa rifugio Emily, proprio per dare concretezza alla presente convenzione. Da qui partirà un percorso di condivisione degli interventi con la rete interistituzionale che coinvolgerà le forze dell’ordine, il Tribunale, la Asl, le scuole, per la prevenzione e per favorire l’emersione della violenza di genere e/o domestica.
I dati che provengono dagli operatori sul territorio sono rilevanti e solo con una condivisa sinergia tra tutti gli attori sul territorio è possibile affrontare le complessità di questa sfida. Sto già lavorando, insieme ai sindaci e assessori del distretto Lt2, per l’apertura di altri sportelli antiviolenza e case rifugio”.  

“Essendo il primo sindaco donna della città di Latina - ha concluso la prima cittadina Celentano - tengo particolarmente a questa convenzione e auspico che nel più breve tempo possibile possano aumentare i posti letto sia nella casa rifugio che nelle strutture di accoglienza delle donne che intraprendono una rinascita psicologica ed economica. Il rinnovo della convenzione di oggi è un atto dovuto, anche per l’escalation che c’è stata in Italia e a livello locale di femminicidi. Mai come ora è necessario rinforzare e dare il giusto valore alle strutture di ascolto e prevenzione”.

Ultima modifica: giovedì, 11 aprile 2024

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